Non tutte le aziende sono solo produzione e profitto. Qualcuna sceglie addirittura di dedicarsi ad attività sociali. Lo ha fatto di recente la ditta piacentina Safta Spa, produttrice di imballaggi, accogliendo la proposta di due suoi dipendenti dediti al volontariato, Laura Groppi e Mauro Malaspina, che hanno organizzato per i loro colleghi due incontri formativi sulla cura di sé e sulla salute come risorsa da donare agli altri.
Al primo dei due appuntamenti, a inizio maggio, è intervenuto Fabrizio Franchi, direttore dell’Unità operativa di geriatria a Piacenza e presidente della società scientifica Wasp Pandora, dedita alla promozione di stili di vita sani. «Abbiamo parlato soprattutto di prevenzione – riferisce il medico -, dal momento che stanno aumentando le malattie croniche del benessere, come diabete, cancro, ictus e patologie cardiovascolari. Abbiamo fatto il punto sui fattori di rischio più noti, come la cattiva alimentazione, scarsa attività fisica, fattori genetici, fumo, inquinamento, ma anche preso in considerazione quelli meno noti, come gli stili di vita delle mamme in attesa e il microbioma, l’insieme dei microrganismi che popolano l’intestino di ciascuno svolgendo un ruolo importante per lo stato di salute.
Abbiamo anche cercato di sfatare alcuni luoghi comuni, ad esempio che i radicali liberi siano solo dannosi. In realtà svolgono anche funzioni positive e non bisogna perciò abusare con gli antiossidanti».
Durante il secondo incontro, che si è svolto il 28 maggio scorso, la prospettiva è stata modificata e il tema della salute è stato affrontato non più solo come una questione individuale ma come un fatto sociale. «Tutelare il proprio benessere – ha spiegato Mauro Malaspina dell’Associazione donazione midollo osseo (Admo) – significa non danneggiare se stessi e anche non diventare un costo per la società. Ma non solo: la nostra salute può farsi anche risorsa per gli altri che hanno bisogno di noi, attraverso il meccanismo del dono». Per proporre modi diversi per fare dono di sé, erano presenti all’incontro i rappresentanti di Avis Lura Bocciarelli, di Admo Roberto Mares (Associazione donatori di organi) e Admo, l’associazione per la donazione del midollo osseo. Soddisfatta del percorso sulla salute, si è detta la responsabile delle Risorse umane di Safta Maria Grazia Torlaschi, che ha sottolineato come l’azienda abbia abbracciato da tempo il motto del “prendersi cura” dei colleghi: «Lo scorso anno abbiamo collaborato con la Croce Bianca e da poco abbiamo terminato un corso per chi desidera smettere di fumare. Sono tutte attività nate da proposte dei nostri colleghi, valorizzando la loro esperienza come volontari e la conoscenza che hanno dell’azienda».
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