Scroscianti applausi hanno salutato la consegna dei premi ai quarantuno donatori benemeriti che si sono distinti per la fedeltà alla causa avisina: è stato il momento culminante della festa sociale che ha radunato la grande famiglia avisina pontenurese in occasione del 43° anno di vita della sezione. Strade e piazze, addobbate dagli striscioni e dai labari avisini, sono state felicemente invase nella mattinata domenicale da soci, simpatizzanti, rappresentanze delle consorelle Avis della provincia e di quelle amiche di Alassio e San Felice al Panaro che, accompagnati dalla banda La Magiostrina di Cortemaggiore, hanno sfilato fino alla parrocchiale per la celebrazione della Messa.
«Ci sono ambiti in cui veramente si costruisce la persona, che per fortuna non sono regolati dalle leggi economiche e non sottostanno ai canoni della giustizia distributiva per i quali riceviamo in proporzione al nostro lavoro – ha detto don Fausto Arrisi – Vi dominano altri principi, come la gratuità e il dono, la capacità di non custodire la vita per sè soli mettendola al servizio degli altri. La vita non è un ‘salario’ ma è grazia: guai se la nostra felicità e la nostra salvezza dipendessero solo dalla nostra capacità di produrre e non invece dalla capacità di amare e di donarsi al prossimo. Preghiamo affinchè il cuore e lo spirito dell’Avis seguitino a pulsare». Ed il tema della solidarietà è tornato nelle preghiere degli avisini, per ricordare i soci defunti, per corroborare lo spirito di servizio dei veterani e la loro capacità di trasmettere ai giovani la gioia di darsi agli altri.
La grande famiglia avisina si è quindi spostata sul sagrato della parrocchiale per il momento ufficiale della consegna delle benemerenze. Il presidente Giuseppe Fontana ha tracciato un rapido bilancio del 2013, «che chiude con risultati lusinghieri visto l’incremento di sacche raccolte, 488 in totale, 51 in più rispetto al 2012, e vede soprattutto l’incoraggiante avvicinamento all’associazione di giovani donatori». Ringraziamenti calorosi agli avisini dal sindaco Manola Gruppi, vicina anche per esperienza personale all’associazione, che ha sottolineato il valore di un gesto «tanto più nobile perchè anonimo e fatto senza nulla chiedere in cambio», e dalla presidente dell’Avis Provinciale Laura Bocciarelli che ha salutato «con soddisfazione l’ingresso di giovani leve nell’associazione, capaci di garantire crescita e il necessario ricambio». Un vivo ringraziamento anche del primario di Oncologia Luigi Cavanna che ha ricordato «l’imprescindibilità di sangue, plasma e albumina per la realizzazione di interventi terapeutici e chirurgici fondamentali: senza voi donatori la medicina sarebbe ferma! ». Conclusa la cerimonia i partecipanti si sono trasferiti presso il ristorante Villa Giarona per il pranzo sociale e per trascorrere un pomeriggio in allegria, allietato dagli sketch in vernacolo di Luigi Pastorelli.