«La donazione del sangue è un gesto che ci accomuna tutti». Così la pensa Laura Bocciarelli, presidente provinciale dell’Avis e così in effetti è stato confermato ieri mattina. Proprio davanti al centro trasfusionale dell’ospedale di Piacenza infatti ieri mattina è apparso un gruppo di circa venti musulmani del centro islamico di via Caorsana: l’obiettivo è stato quello di effettuare la prova di idoneità con i relativi esami per poi valutare la possibilità di diventare donatori dell’Avis.
L’iniziativa di fatto rappresenta la felice conclusione dell’incontro che una decina di giorni fa i volontari dell’Avis e la stessa presidente Bocciarelli hanno fatto proprio al centro islamico di via Caorsana per sensibilizzare anche questa fetta della popolazione sull’importanza della donazione: evidentemente la richiesta è stata accolta e così ieri una ventina di musulmani ha deciso di presentarsi davanti al centro trasfusionale. «In realtà le richieste sarebbero di più – ha spiegato la presidente provinciale dell’Avis -, ma chiaramente il centro trasfusionale per ragioni di spazio ha deciso di accogliere innanzitutto un gruppo da venti persone: questo è il primo passo che viene fatto per diventare donatori.
Si è preso coscienza della necessità di avere nuove persone che donino il sangue anche al centro islamico». Certo per l’Avis si tratta di un bel traguardo: non è il solo, dato che in passato un’opera di sensibilizzazione sull’importanza di essere volontari dell’associazione la si era già fatta per un gruppo di donne straniere. «Qualche tempo fa come Avis avevamo organizzato un’iniziativa grazie alla collaborazione del Centro per le famiglie del Comune – ha continuato Bocciarelli – nello specifico erano state coinvolte alcune donne straniere: avevamo fatto un incontro informativo allora, però era qualcosa di maggiormente legato al genere. Stavolta invece abbiamo deciso di andare a sensibilizzare una comunità forte come presenza sul territorio piacentino e ne siamo soddisfatti: molti si sono mostrati interessanti e anche l’imam ha evidenziato come la donazione di fatto sia un gesto che accomuna tutti.
Indubbiamente si tratta di un gesto che rappresenta un esempio per tutta la comunità piacentina: non ne siamo orgogliosi solo noi di Avis, ma lo devono essere tutti i piacentini perché è un servizio che viene fatto loro».
Come si diceva, l’incontro della scorsa settimana è solo il primo passo per la donazione: ieri i musulmani hanno fatto le visite di rito, quelli che risulteranno idonei potranno poi diventare donatori a tutti gli effetti.