Il buon esempio parte dalle divise. Ieri mattina, il questore Pietro Ostuni, il dirigente della Polizia stradale Angelo Di Legge e tre allievi agenti hanno donato il sangue nel centro trasfusionale dell’ospedale di Piacenza. Un gesto tanto semplice quanto vitale, di cui le forze dell’ordine hanno voluto essere testimonial in prima persona, coinvolgendo le nuove leve della Scuola di polizia di viale Malta: «Dono il sangue dal 2005, perciò conosco l’importanza di questa azione – sottolinea il questore -. Già da qualche giorno, molti dei 241 allievi agenti del 208esimo corso hanno fatto la stessa scelta. Per loro, d’altronde, si tratta anche di un percorso formativo, cioè quello di incidere in maniera positiva sulla vita altrui e di mettersi al servizio della comunità a trecentosessanta gradi».
Il tutto è stato reso possibile dalla giornata piacentina intitolata “Donatori di vita”, promossa dall’Associazione dei donatori e volontari del personale di Polizia di Stato, che ha radunato attorno allo stesso tavolo il presidente nazionale dell’associazione Claudio Saltari, il presidente regionale e capo di gabinetto del Ministero dell’interno Matteo Piantedosi, il prefetto di Piacenza Maurizio Falco, il questore
Pietro Ostuni e i rappresentanti di Avis, Admo, Aido, le sigle impegnate nel campo della donazione di sangue, midollo e organi.
Attraverso il dibattito moderato dalla giornalista Rita Nigrelli e ospitato nell’auditorium della Scuola allievi, è stata rimarcata la bellezza della solidarietà: «La nostra associazione – esordisce Piantedosi – ci rende orgogliosi attraverso l’impegno profuso da parte dei giovani allievi e dei volontari che aumenteranno sempre più in una regione generosa come l’Emilia Romagna». «Continua la campagna di sensibilizzazione alla donazione del sangue su tutto il territorio nazionale, in sinergia con le altre realtà – afferma Saltari -. I futuri agenti devono riflettere sul valore della donazione, un esempio pratico di servizio alla cittadinanza che può essere attuato anche dai componenti della Polizia di Stato». Il sangue, infatti, è un tessuto non riproducibile in laboratorio che può salvare la vita di numerose persone. «Ogni anno, nel nostro territorio – comunica Leonardo Fascia, presidente locale di Avis – ci sono 15mila donazioni di sangue intero o plasma nei 24 punti di prelievo attivi a livello provinciale».
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