Quarantasei anni di donazioni, di aiuto agli altri: l’Avis di San Giorgio, tra le più longeve del territorio piacentino, ha premiato anche quest’anno i suoi donatori. Tutti hanno dato un importante contributo, ma tra questi, spiccano due casi eccezionali: le 124 donazioni, premiate con distintivo in oro con diamante, di Marco Gandolfi; e, addirittura, le 152 donazioni di Gian Piero Botti, che ha naturalmente ricevuto un premio speciale, per la generosità e la tenacia.
Dopo la Messa celebrata da don Claudio Carbeni, in una chiesa gremita di parrocchiani, alla presenza del sindaco Giancarlo Tagliaferri (anche lui donatore di sangue e tra i premiati), dei referenti di Avis Provinciale e delle associazioni di volontariato del territorio, hanno ricevuto il riconoscimento Alessandro Carini, Pierluigi Italia, Filippo Malchiodi, Paolo Molinaroli, Stefano Paraboschi, Luigi Villa, con otto donazioni all’attivo in un anno (distintivo di bronzo); per avere donato almeno sedici volte, quindi con distintivo d’argento, sono stati premiati Claudio Aprea, Leonardo Caramia, Graziella Casamonti, Manuele Filippi, Christian Ghisoni, Romina Groppi, Maria Grazia Rossi.
Almeno trentasei donazioni sono quelle dei premiati Matteo Bronzini, Marco Ferriani, Fabrizio Fumagalli, Lorenzo Panelli, Viviana Rossi, Ivano Facchini, Maria Grazia Tiveron.
Con distintivo in oro, cioè cinquanta donazioni, sono stati premiati Giuseppe Astorri, Gian Piero Filippi, Giorgio Cretti, Gianni Dallatomasina, Alessandro Pozzoli.
Settantacinque donazioni, quindi distintivo in oro rubino, sono state fatte da Massimo Costa, Massimo Rocca. Ben cento (distintivo in oro con smeraldo) quelle di Fabrizio Codeghini, Fausto Trovati.
Il parroco ha ricordato nell’omelia l’impegno dei volontari donatori di sangue che con la loro solerzia, disponibilità e costanza offrono il loro sangue alle persone malate e bisognose, senza mai apparire.
(Libertà, 20/11/2016, pag.35)
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