Un nuovo mandato quadriennale attende Giuseppe Fontana, confermato alla presidenza della locale sezione Avis. Al suo fianco, Ranunzio Gruppi ( presidente onorario) Adele Favari e Alberto Loschi (vicepresidenti), Guido Frati (segretario), Enrico Casella e Premoli Luca (vicesegretari), Giovanni Farinelli (amministratore), Fiorella Boselli (direttore sanitario), Maria Pia Morelli (vicedirettore sanitario). Eletti inoltre i consiglieri Maurizio Pezza, Gruppi Manola, Giorgio Perini, Gian Carlo Gandolfi, Giovanni Decarli, i sindaci giuseppe Ammendolia, Franco Re e i probiviri Carlo Massari, Cristina Romano e Maurizio Volpicelli.
Si tratta di un gruppo di volontari doc, fortemente affiatati ed impegnati per la causa avisina, pronti a recepire le novità che in questi anni hanno ridefinito la pratica della donazione, ma anche attenti a segnalarne le criticità. Su questo non fa sconti Giuseppe Fontana, che mette in particolare sotto la lente il nuovo sistema di prenotazione dei prelievi. «La nostra sezione ha tenuto: i soci, diciassette, che per motivi di salute o per raggiunti limiti di età si sono dimessi, sono stati rimpiazzati da 19 nuovi iscritti.
Tuttavia il sistema di prenotazione ha comportato disagi: lo sbarramento di 24 prelievi per ogni giornata, ha fatto sì che alcuni donatori che avevano dato la disponibilità non venissero mai convocati. Questo rischia di creare disaffezione e una eccessiva burocratizzazione, smorzando lo spirito di volontariato che ci ha sempre animati».
Si tratta di rilievi critici che il direttivo pontenurese ha già inoltrato ai responsabili provinciali e che hanno prodotto un primo effetto, l’ampliamento, da dodici a sedici, delle giornate di donazione, “in modo che l’esigenza di razionalizzazione del servizio si coniughi con la disinteressata disponibilità dei volontari”.