Forse non tutti sanno che le donazioni di sangue sono indispensabili anche per coloro che ricevono un trapianto di cellule del sangue midollare. Lo hanno capito bene i ragazzi delle scuole medie dell’Istituto comprensivo di Fiorenzuola a cui è stata data l’opportunità di essere ospiti del Laboratorio di Immunogenetica dell’ospedale di Piacenza.
A pagare ed organizzare il viaggio è stata la sezione Avis di Fiorenzuola che già nell’Istituto comprensivo diretto dal preside Mario Magnelli ha avviato un percorso formativo sul concetto di dono.
Il progetto “Donare e donarsi” ha coinvolto le classi seconde e si è concluso proprio con la visita piacentina.

Gli studenti sono stati accompagnati dalla docente Viviana Catitti e da Mina Sibra dell’Avis Provinciale ed accolti dalla responsabile Angela Rossi e dal biologo Pilade Cortellazzi che lavorano nel team dei laboratori di immunogenetica e di Manipolazione cellule staminali, insieme a Diego Ferrarese, Samantha Guidotti, Alice Scarpa.
«Parole che gli studenti erano abituati finora solo a leggere sui libri – spiega il dottor Marco Ravarani dell’Avis di Fiorenzuola – ma di cui ora hanno capito caratteri e funzioni, grazie alla visita in laboratorio».
«Le cellule staminali, quelle del sangue del midollo osseo, sono emopoietiche, ovvero capaci di rigenerarsi. Per questo sono preziose per chi ha il sangue malato di leucemia», spiega alla fine della lezione una giovane studentessa di seconda, traducendo in parole sue l’insegnamento ricevuto. Il laboratorio di Immunogenetica nasce nel ‘91 per la tipizzazione dei donatori di midollo osseo, che oggi a Piacenza sono ben 6000. Da allora il laboratorio ha incrementato l’attività non solo per i donatori, tanto che oggi a esegue tutte le indagini genetiche finalizzate allo studio del sistema immunitario. Il laboratorio di manipolazione genetica è stato inaugurato 5 anni fa e lavora con il reparto di Ematologia
e Centro Trapianti di Midollo Osseo diretto dal dottor Daniele Vallisa.