Penetrazione nei territori, cambio di mentalità, modifiche allo Statuto, riorganizzazione della raccolta, informatizzazione del sistema di donazione.  Sono tutti passaggi epocali che ha vissuto da protagonista Maruska Fusini, attuale Segretario dell’Avis Provinciale Piacenza nonché consigliere nazionale.

La sua storia è un crescendo di responsabilità in seno all’Associazione.  Partita nel 1988 come donatrice presso la Sezione di Gragnano Trebbiense, negli anni, Maruska ha raggiunto la Segreteria Provinciale ricoprendo nel frattempo quasi tutti gli incarichi dirigenziali.

 

Come descriveresti il tuo ruolo in Avis?

E’ un incarico volontario con una durata limitata a due mandati ed è parte integrante dell’organo di governo dell’Associazione.  Il Segretario è la figura di riferimento tra il Consiglio e la Presidenza associativa, le Avis Comunali del territorio e il personale dipendente.  E’ l’anello di congiunzione fra queste componenti.  Deve garantire l’applicazione delle decisioni consigliari e supervisionare le attività che ne derivano.  Il Segretario è anche un consulente per tutte le questioni che riguardano l’aspetto normativo della struttura provinciale e comunale.  Inoltre, è anche il responsabile del personale.  L’equivalente dell’addetto alle risorse umane di una azienda, con la differenza che il rapporto con lo staff non è gerarchico ma orizzontale e cooperativo, animato dai principi dell’Avis.  E’ fondamentale assicurare la continuità dello spirito dell’Associazione.  Se le cariche associative cambiano e hanno una durata determinata, i collaboratori invece restano. 

Che cosa hai imparato facendo il Segretario? Che cosa ti ha insegnato a livello di competenze e di rapporti umani?

Mi ha dato molto.  E’ una posizione che mi mette in gioco tutti i giorni.  Oggi il Terzo Settore sta cambiando faccia e l’Avis entrerà a far parte di questa grande rete nazionale.  Questo significa studiare, farsi trovare pronti e aggiornarsi continuamente.  Il Segretario deve trasmettere le proprie conoscenze ai collaboratori e alle Sezioni Comunali affinché le normative trovino piena applicazione.  Fare associazione oggi richiede formazione, competenza, precisione, chiarezza, nel rispetto delle regole associative.  A livello umano e nei rapporti con le persone mi ha dato sicurezza nei miei mezzi, stimolato le mie capacità di comunicazione.  Io sono una persona riservata, essere Segretaria dell’Avis Provinciale significa rapportarsi quotidianamente con i dipendenti, i volontari e i referenti delle Comunali.  Dialogare, confrontarsi, cercare soluzioni condivise. Ho trovato uno staff di grande qualità, fedele ai valori dell’Avis, fra di noi riusciamo a parlare di tutto con chiarezza, in vera sintonia.  

Segretari si diventa. Che consigli daresti ai giovani desiderosi di crescere in Avis, di passare da donatori a dirigenti?

Consiglio ai giovani di cominciare a impegnarsi nelle rispettive Avis Comunali di riferimento, di “farsi le ossa” presso la propria Sezione.  Di inserirsi nella vita reale dell’Associazione che implica certamente la donazione e la presenza alle feste sociali, ai banchetti promozionali, ma anche la partecipazione alle riunioni periodiche dove si prendono decisioni.  Senza remore né timori di non essere ascoltati perché giovani. Devono sentirsi liberi di esporre il loro punto di vista, le loro idee, portando l’energia, l’entusiasmo, l’ambizione e la voglia di cambiamento tipica dei ragazzi.  Rappresentano un valore aggiunto per l’Associazione sia in campo tecnologico grazie alla loro confidenza con i mezzi di comunicazione digitale che per la loro naturale inclinazione a fare gruppo.  In cambio noi di Avis possiamo aiutarli a crescere puntando in alto sin da subito.  Un giovane con queste caratteristiche troverà sempre spazio nell’Associazione, le porte sono aperte a chiunque voglia offrire il proprio contributo, le proprie competenze, la voglia di mettersi in gioco.  Se qualcuno vorrà imparare cosa comporta essere Segretario Provinciale, io ci sono.  Per me sarebbe un onore affiancare un giovane che decide di impegnarsi nella nostra Associazione.